Ottavio è un buono! Lui sta li, ti tiene sott'occhio da lontano, pronto a darti una carezza per incoraggiarti. E uno sganassone quando serve (quasi mai a dire la verità). E' una persona affettuosa, molto affettuosa, troppo affettuosa?
Ottavio...omosessualità, omofobia... temi forti! Perchè questi argomenti incendiano così tanto le discussioni secondo te?
Buono non lo so se lo sono, ma è vero quello che dici, sto li fermo, osservo e se posso intervengo, io sono contro i matrimoni e le adozioni agli omosessuali e parlando di questi temi le discussioni si accendono perche' essere omosessuale o bisex è diventato un diritto che va a contrastare e sconvolgere la famiglia naturale. Il maschio e la femmina sono stati creati o progettati per essere quello che sono e saranno sempre, cioè' unirsi, mettere e al mondo dei figli e amarli. Non vedo perché' tanta insistenza da parte delle associazioni gay (e non solo anche etero) creando diritti che non esistono, anziché' aiutare e proteggere la famiglia naturale
Hai una posizione molto chiara! Perché dici che l'omosessualità va a contrastare la famiglia naturale? Un omosessuale, in genere, nasce in una famiglia naturale... in che senso lo dici?
Infatti è naturale che un omosessuale nasca in una famiglia naturale, ma io mi riferisco alle leggi e ai diritti che vogliono avere, per questo mi sono allarmato e mi oppongo alla legge contro l'omofobia. Oltre a questo non ho niente contro gli omosessuali, però io so di molti che vogliono uscire dall'omosessualità.
Si può uscire dall'omosessualità? E perché secondo te molti vogliono uscirne?
Certo che si può uscire e ci sono molte prove viventi. Dentro di se gli omosessuali non sono sereni, l'omosessualità porta ad avere rapporti troppo fisici e può dare fastidio. A me personalmente in gioventù hanno importunato più volte e quando ci si mettono sono davvero fastidiosi. Ma ci sono altri, io li chiamo gli "omosessuali seri", che fanno una vita discreta.
Parliamo di persone e tralasciamo i "gay fastidiosi che importunano". Vorrei capire quali sentimenti ti suscita una persona omosessuale (un ragazzo a cui piacciono i ragazzi ad esempio) perché i cattolici dicono che amano tutti e non giudicano nessuno. Vorrei capire se è vero, se dietro queste dichiarazioni in realtà si nasconde un giudizio o una paura del diverso. Parlami di te, se avessi davanti a te un omosessuale o una lesbica e ti dicesse: "Ottavio, mi innamoro di persone del mio stesso sesso, non l'ho scelto io, cosa pensi di me?".
Mi dispiace per questa persona. Penso che sia fuori strada. Ti faccio un esempio: l'altro giorno, un mio caro collega a cui è morta da poco la moglie, mi ha detto che ha una storia con una collega che, però e' sposata con un figlio. A me dispiace per lui, per lei, il figlio e il marito e vorrei capisse che non è giusto, che ha sbagliato via. Però non cambia niente nel rapporto e nel sentimento che ho per lui. La stessa cosa la provo per una persona che mi dice di amare una persona dello stesso sesso, vorrei poterla aiutare, non certo incoraggiandola a continuare con quell'attrazione
Mettendo da parte il sentimento e il rispetto che si deve avere per tutte le persone indistintamente, perchè pensi che un omosessuale debba per forza essere infelice? Bisognerà pur ammettere che esista nel mondo un omosessuale felice non trovi?
Beh se un omosessuale si sente felice buon per lui, ma per me è una felicità passeggera. Io ritengo che senza Dio non c'è vera felicità, per me per essere felici o ti sposi o ti fai religioso o hai qualche altra missione per Dio.
Ognuno ha il diritto di scegliere dove cercare la propria felicità, secondo me. Tu dici che senza Dio non c'è felicità, ma io vedo tanta gente infelice, religiosa o atea che sia. Tu sei felice?
Non obbligo nessuno a fare le mie scelte, ma vorrei che tutti conoscessero Dio. Sono felice quando penso a Dio e quando sono in grazia di Dio.
In famiglia avete tutti questa fede in Dio?
Mi sono convertito nel 2001 dopo un anno si e convertita mia moglie e di conseguenza i miei figli. All'inizio vivevamo una vita spirituale intensa soprattutto io, ma poi qualche anno fa ho avuto un "incidente di percorso", per cui mia moglie ha perso la fede e di conseguenza ne hanno risentito i figli, specialmente il più' piccolo. Mia moglie non mi ha più voluto a casa ed è un anno e mezzo che vivo a casa dei miei genitori. Ho faticato tantissimo per riconquistare la fiducia di mio figlio più piccolo, ma grazie a Dio ci sono riuscito. Lo stesso vale per gli altri due, hanno iniziato di nuovo ad andare a messa la domenica, la fede non l'hanno persa! Invece mia moglie non pratica più e fa una vita diciamo "mondana", siamo in buoni rapporti ma non ne vuol sentire per adesso di tornare con me! Vedi tutto questo è un disastro, perché per tornare a Dio mi è costato uno sforzo immenso, il male non mi voleva più lasciare e continuavo a farne anche agli altri. Ho toccato il fondo, quindi adesso sto ben saldo in Dio con la preghiera e i sacramenti e facendo una vita di castità. Poi sarà quel che Dio vorrà.
Quando si fanno troppe domande, poi, escono fuori storie come la tua. Scusami se ti ho fatto ricordare cose dolorose. Il tuo disastro, il tuo incidente, ti hanno insegnato qualcosa?
Innanzitutto non abbandonare la preghiera, in particolar modo il rosario, perché quando è accaduto il fatto l'avevo trascurata fino a non pregare più e mi sono reso conto che per soddisfare un mio egoismo ho rischiato di far crollare tutto ciò che avevo costruito in una vita. Comunque guardandomi con gli occhi di adesso ero diventato completamente un altra persona.
La vita ti ha bastonato per bene, Ottavio! Sembra quasi che le persone si ritrovino a commettere delle azioni che non vorrebbero commettere. Dipende dalla debolezza umana? O dalla cattiveria che tutti abbiamo dentro? Perchè si fanno errori quando si sa dall'inizio che sono errori?
Nel mio caso dalla debolezza, ero accecato e non vedevo in che storia mi ero messo e il male che stavo compiendo. La mentalità da tossici, come un drogato che vede la luce dove non c'è e pensa soltanto a nutrirsi di veleno, un idolatra che venera le sue illusioni. Per questo non faccio più affidamento al mio proprio sentire e dirigo i miei pensieri e i miei sentimenti al bene per vedere il vero bene, la vera bellezza che è quella che ti arricchisce e ti da la pace interiore. La vita è bella ma questo mondo è una giungla di inganni e se non sei un po' preparato, se non sai discernere tra il bene e il male, il mondo ti assorbe e ti inghiotte. Quindi la soluzione per il caos dei nostri tempi è usare la ragione, una santa ragione, cercando la verità e stando nella verità che la si trova soltanto nella persona di Gesu' Cristo!
Se posso fare un paragone, un omosessuale che vive la sua vita gay (con tutto quello che significa avere uno "stile di vita gay") secondo te sta sbagliando? E' accecato, è come un drogato? E se tutti sbagliano, anche i cattolici, perché l'omosessualità è considerata un errore più grave di altri? Non vedo in giro campagne contro il tradimento coniugale da parte dei cattolici! Ci sono peccati più peccati di altri?
Essere omosessuali non è peccato agli occhi di Dio. Il peccato si commette solo quando uno si accorge che lo stile di vita che sta conducendo è sbagliato, e continua a condurre quello stile di vita. Lo stesso discorso vale per una coppia etero è ugualmente peccato, non ci sono campagne perché è una cosa che c'è sempre stata. La chiesa avverte che è peccato ma purtroppo il mondo ti dice che tutto questo è giusto, anzi che sei scemo se non fai sesso come ti pare. Manuel tieni presente che non sono un teologo e leggo pochissimo di dottrina cattolica, comunque uno fa quello che crede, una persona omosessuale può fare una vita pienamente gay ma deve capirlo dentro di sé se è sbagliato o no. Per un ateo può essere sbagliato che io credo, che prego. Per me la legge di Dio è Verità e avere rapporti sessuali fuori dal matrimonio è sbagliato e peccato, se la vedi da persona non credente non è peccato.
Ottavio, manda un messaggio ai cattolici, qualcosa che secondo te dovrebbero sapere sull'omosessualità. E poi un messaggio che vorresti mandare direttamente ad un giovane omosessuale che è convinto di venire rifiutato dal mondo cattolico, col cuore in mano come sai fare tu.
Non sono nessuno e non sono all'altezza di mandare messaggi ma ti dico come la penso. Non ho molto da dire su questo perché la chiesa accoglie l'omosessuale come accoglie qualunque essere umano che con cuore sincero si avvicina ad essa. Quindi ogni cattolico, se cattolico, dovrebbe già sapere e avere radicato in se stesso lo spirito di accoglienza insegnatoci dalla chiesa sposa di Cristo. Il messaggio che Lui ci ha dato è "chiunque accoglie un fratello nel mio nome accoglie me". Cosa c'è di più bello di accogliere Gesù nostro Signore e addirittura vedere Gesù in ogni nostro simile? E' l'amore perfetto, ogni cristiano cattolico deve mirare a questo cioè vedere Cristo nel fratello. E' un ordine che Lui ci ha dato "amatevi gli uni gli altri come vi ho amato io". Ogni cattolico ha il dovere di accogliere e di amare, essere omosessuale è solo un'etichetta, agli occhi di Dio siamo tutti i suoi amati figli. Al giovane omosessuale direi: caro fratello, a volte capita di farsi un idea sbagliata su qualcosa o qualcuno a causa del sentito dire, oppure aver frequentato ambienti in cui non si è preparati e si parla male di una persona o di una "categoria" di persone. Si sa questo mondo è vario ed esisteranno sempre i pro e i contro e quindi potrebbe succedere che una persona abbia pregiudizi e ostilità. Finché non conosci le persone e non ci metti il naso dentro... prova a guardare il cattolico senza giudicare per quello che fa ma in quello in cui crede. Giustamente mi dirai "un albero se è buono porta frutti, e voglio vedere i frutti". E' vero, ma è pur vero che i cattolici sono anch'essi uomini e sbagliano come tutti gli altri uomini, quindi ce ne sono di buoni e di cattivi esattamente come tutti gli altri uomini. La differenza sta nel fatto di mettere in pratica ciò che ci insegna la nostra fede, che e' meravigliosa perché il Dio in cui crediamo è quello che ha detto "Ama il tuo prossimo come te stesso" è un comandamento, cioè Dio in persona ce lo comanda quindi basta capire solo questa frase per sapere cosa deve fare un cattolico. Caro amico non sentirti rifiutato perché il cristiano ti deve amare e accettare come sei, io sono come te e tu come me, non c'è differenza tra noi e forse, quasi certamente, piaci più te che me al nostro Dio. Io ci sarò sempre per te, amico mio, sono a tua disposizione e per quanto io nel mio piccolo possa fare per te, lo farò. Se tu mi parlerai, io ascolterò ogni tua parola come fosse un oggetto prezioso, ogni tuo dolore lo prenderò come fosse il mio, nella sofferenza cercherò di soffrire insieme a te cercando di portare un po' di sollievo nel tuo cuore, se piangerai asciugherò le tue lacrime, e se gioirai gioirò con te. Quindi non abbatterti mai petchè io sono come te e cercherò di starti vicino e darti quello che posso e che la nostra la fede ci insegna. Sono un cattolico qualunque!
Grazie di tutto, Ottavio, alla prossima!
Grazie a te.
Grazie a te.
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