Un lgbtista (attivista LGBT) è allenato al contraddittorio e esperto nella propaganda omosessualista. Conosce a memoria tutti i testi gay di riferimento e ha studiato in anticipo tutte le tue possibili obiezioni.
Bisogna dirlo chiaramente: non esiste, e non esisterà mai, una obiezione sufficiente a contrastare una qualsiasi delle argomentazioni LGBT.
I motivi sono ormai conosciuti da tutti:
1) decidono il significato delle parole e le ridefiniscono a loro piacimento
2) danno per assodate e scientificamente provate le loro affermazioni
3) sono allenati al contraddittorio e esperti nella propaganda
4) li spinge una motivazione e un risentimento incrollabili
5) sono sinceramente convinti delle loro ragioni
Nessuna persona ragionevole perderebbe tempo con un interlocutore del genere, perchè sarebbe come giocare a tris sperando di vincere: tutti sanno che, a tris, l'unica mossa vincente è non giocare. [Foto 2]
Oppure:
1) bisogna prima decidere insieme il significato delle parole: omofobo è chi maltratta e discrimina i gay o è chiunque non è d'accordo con l'ideologia LGBT?
2) chi decide la validità di una ricerca scientifica rispetto ad un'altra? E' concepibile diffondere decisioni politiche prese a maggioranza spacciandole per verità scientifiche?
3) bisogna vietare durante la discussione l'uso degli "Traw man argument" [Foto 3]
4) bisogna essere coscienti che l'attivista LGBT non è lì per discutere ma per indottrinare
5) bisogna essere coscienti che l'attivista LGBT non segue un filo logico, non ascolta e ti reciterà la sua poesia omosessualista, entrando in loop, fino alla fine.
[Foto 3] Che cos’è lo “straw man argument” ( o “straw man fallacy”) andrebbe spiegato ogni giorno, malgrado se ne parli sempre: andrebbe spiegato ogni giorno perché gli americani gli hanno dato un nome che da noi non c’è, e perché è un elemento centrale degli inganni dialettici contemporanei, nella politica e nel discorso quotidiano. Uno “straw man argument” è una tesi che una parte, in una discussione, attribuisce all'altra parte, malgrado quest’ultima non l’abbia sostenuta: la tesi è una forzatura volutamente e palesemente assurda, sciocca o falsa, in modo da essere facilmente contraddetta. Esempio: io dico che bisogna abolire la caccia e tu mi rispondi che sono un pazzo perché se i bambini non mangiano mai carne non crescono sani. Io non ho mai sostenuto che i bambini non debbano mangiare la carne, ma tu mi hai attribuito questa opinione e io ora dovrò affannarmi a dire che non è vero, ripartendo da un passo indietro. Questo trucco è abusatissimo, come dicevo e come avrete presente, e funziona sempre: costringe l’ingannato a una smentita che suona sempre debole, o irritata (e lì parte un altro trucco da bambini: “ah, ti irriti, allora è vero!”). Che gli abbiano dato un nome è una cosa buona perché permette, una volta che sia noto e condiviso, di definirlo e smontarlo immediatamente: “straw man!“.
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