martedì 27 maggio 2014

4 CHIACCHIERE CON... ALIDA


Continuiamo il percorso mettendo sotto torchio Alida Vismara che si è guadagnata il titolo di blogger più omofoba del web, la casalinga anti-gay.


- Alida Vismara
- 51anni
- moglie e mamma
- casalinga, blogger, altro

Partecipo ad una associazione

Alida, da quel che si legge in giro sul tuo conto sembrerebbe che se tu avessi un figlio gay lo cureresti con l'elettroshock. Perchè odi tanto i gay?



Non odio i "gay", amo la verità e il mio percorso di vita mi ha mostrato che le associazioni LGBT raccontano un mucchio di menzogne.

Potrei crederti. Ma quello che conta sono i fatti... Tu ami i gay?

Sì, li amo e vorrei che siano tutti correttamente informati. Ma poi non sono "gay" sono persone che credono di essere "gay", ma il "gay" di fatto, scientificamente parlando, non esiste. Sono persone che hanno emozioni omosessuali per molti motivi diversi, che possono essere cercati e compresi e portare così ad un naturale cambiamento di emozioni. Però devono conoscere molte verità su loro stessi, la loro vita, cosa fare e non fare, per non finire "incastrati" in una vita che non vorrebbero, ma che accettano, solo perchè credono di non avere alternative.
Aspetta, andiamo con ordine. Cosa c'entra l'amore con l'informazione? 


Centra perchè mi si stringe il cuore ogni volta che sento una persona convinta di essere nata gay. Vorrei dirgli che così non è, vorrei spiegargli tutto quanto c'è da spiegare. Ci sono milioni di persone che vivono un'intera vita da infelici, convinti di essere qualcosa che non esiste, prigionieri di una menzogna. Abbandonati al loro destino tra coloro che li condannano, quelli che li applaudono e quelli che fingono di aiutarli. Ma fanno solo il loro male.


Quello che dici è molto interessante ma mi obbliga a chiederti in modo molto schietto: quando un gay ti dice che non vuole essere aiutato, che lui (o lei) è felice così, tu non gli credi? Non esistono gay felici? Non ti sembra un pregiudizio?

Se mi dice che è felice ci credo, non mi interessa misurare e indagare la felicità altrui, non c'è bisogno che mi convinca. Come del resto non mi interessa convincere gli altri della mia felicità. Informo le persone che non sono contente di vivere uno stile di vita "gay", anche se non sono credenti. Per i credenti ci sono già tanti che informano. Devo un grandissimo favore ad un Amico. Ci sono dei modi di vivere che già di per se stessi non permettono alle persone di raggiungere il livello massimo di felicità per le quali sono state create, non solo lo stile di vita "gay". Poi ognuno è libero di decidere ciò che vuole. Ho sbagliato anch'io tantissime volte e per tutti il prezzo degli errori è la sofferenza. Mostrare alle persone che possono cambiare non vuol dire che tutti sono obbligati a farlo. E' solo una libertà in più che si offre alle persone. Anche se l'omosessualità non è una malattia, dopo il cambiamento resta una non-malattia e una scelta diversa di vita, come ce ne sono tante. Il discorso malattia e non malattia non c'entra niente, è solo una tattica LGBT, fare il piagnisteo per accaparrarsi il beneplacito di tutti. 

Non pensi che le persone siano già sufficientemente informate sull'omosessualità? Non ti basta quello che dice la scienza in proposito? Perchè una persona non dovrebbe credere ad uno scienziato e, invece, dovrebbe credere a te? 

Non parlo mai da me stessa, parlo con le ricerche scientifiche alla mano. Quello che dice la scienza non lo conosce quasi nessuno. La gente conosce solo il passaparola LGBTQ che ripete "la scienza dice questo, la scienza dice quell'altro" ma in realtà la scienza quel passaparola l'ha già smentito e sta dicendo ben altro. Le associazioni LGBT sono rimaste indietro e sono oscurantiste, non hanno calcolato tutte le nuove scoperte della fisica quantistica e delle neuroscienze. 

Fammi un esempio di menzogna spacciata per scienza... 

Primo esempio: "le persone nascono già gay", subito seguito da "l'orientamento sessuale non può assolutamente più cambiare". Queste due menzogne sono state il loro piatto forte per moltissimi anni per fini politici, per incastrare il maggior numero di persone convincendole che, di fronte a una minima pulsione omosessuale si nasconde un "gay", non c'è niente altro da fare che vivere uno stile di vita "gay". Questo è il destino che le associazioni LGBT stanno puntellando per tutti nel mondo, togliendo il diritto alla corretta informazione dagli specialisti per chi vuole informarsi. Entrano nelle scuole e nelle università di psichiatria, obbligando tutti a seguire il loro credo fatto di menzogne, altrimenti, come tanti bebè coordinati, si mettono a strillare "omofobia!". Segnalano all'ordine degli psicologi il tal psicologo che si permette ancora di pensare di aiutare una persona che vuole cambiare. Per fortuna che ora grazie alla scienza e alle statistiche le vere notizie cominciano ad emergere e molti giovani non cadono più nei loro tranelli. La fluidità sessuale sarà l'unica caratteristica della sessualità futura e le etichette "gay, etero, bisex (da 2 o 3 sono diventate 50 o 60) sono destinate a sparire perchè non rispecchiano la realtà.Poi l'altra subdola menzogna è che ogni volta che un pazzo tortura una persona con emozioni omosessuali (o magari neanche per quel motivo, come già è successo) parte un tam-tam mediatico: quelle torture sarebbero terapie. Le terapie riparative sono informazioni corrette che portano la persona a vedere la realtà per quello che è veramente. In ultima analisi hanno un impatto nel cervello emotivo della persona, dove risiedono le emozioni. La sessualità è anch'essa scientificamente un'emozione, mentre le torture sono torture. Spacciare le informazioni per torture è proprio disonestà, ma la cosa peggiore è che la gente se la beve e ci crede. Cambiare orientamento sessuale, vuol dire cambiare il tipo di oggetto esterno che viene letto significante di un significato interiore che si è formato nel corso del vivere della persona. Per fare un esempio pratico, è la stessa cosa che può succedere quando scopri che la persona che ami ti tradisce. Le nuove informazioni corrette ti portano a vedere quella persona per quello che è veramente e automaticamente, piano, piano l'amore che provavi prima sparisce fino a quando ti innamori di un'altra persona che ritieni più meritevole. Ciò che permette questo cambiamento di emozioni romantiche o sessuali sono le nuove informazioni acquisite che portano a vedere una realtà diversa.

Approfondiremo questi argomenti uno alla volta, se vuoi, magari in un'altra chiacchierata. Quello che vorrei approfondire adesso invece è una questione lessicale, perchè mi sembra che sia importante: mi spieghi che differenza c'è tra persone omosessuali (con attrazioni per lo stesso sesso) e organizzazioni gay? Non sono la stessa cosa? Arcigay e altre associazioni omo non sono portavoce degli omosessuali?

Le persone con emozioni omosessuali sono esseri umani, mentre le associazioni come Arcigay sono praticamente dei partiti politici che fingono di rappresentarli ma che in realtà li rappresentano solamente per il loro tornaconto politico e economico. Danno la colpa di tutto all'omofobia, ma la colpa di tutto il male che subiscono le persone con emozioni omosessuali viene dalle loro menzogne. Credo che nessuno saprà mai, finché è in vita, la portata effettiva del male che hanno fatto e stanno facendo nel mondo le associazioni gay, non c'è paragone nella storia umana. 

Prima di chiederti qualcosa sul DDL Scalfarotto, tre consigli per un giovane o una giovane, omosessuali, che si sentono rifiutati dal mondo cattolico e, a volte, anche dai propri genitori... 

Consigli non ne ho. Posso dire che non credo proprio che i genitori li rifiutino. Credo che un genitore in fondo in fondo amerà sempre il proprio figlio e tante volte è proprio questo amore che porta il genitore a reagire bruscamente. Anche perchè sia il genitore che il figlio non sono correttamente informati. Se il genitore sapesse che ci sono delle forti probabilità che dietro alle pulsioni omosessuali del figlio c'è un perchè che riguarda loro stessi, nel loro ruolo di genitori, allora magari ci penserebbero prima di cacciare un figlio. Come giustamente ha detto un ragazzo "ex-gay" in una testimonianza: non si tratta di "Sono gay, accettatemi!" ma piuttosto: "Ho pulsioni omosessuali, confrontiamoci!". Per quel che concerne il DDL Scalfarotto, non sono minimamente preoccupata, perchè quello che dico o pubblico è supportato dalla scienza. Contrariamente alle associazioni LGBT che parlano di scienza ma poi non sanno mostrare la benché minima ricerca scientifica che non sia già stata smentita. Le ricerche scientifiche vanno supportate anche dalla realtà, perché non è la realtà che deve adeguarsi alla scienza, ma il contrario. Perciò sia se passa la legge, sia se non passa, non mi preoccupo. Questo dovrebbe essere l'atteggiamento di tutti. Le persone hanno paura di questa legge perchè, in fondo, credono anche loro che esiste l'"essere gay". Quando inizieranno a vedere cosa dice la scienza veramente (non solo la religione), allora capiranno che non c'è più niente da temere e potranno pretendere che le verità scientifiche vengano finalmente riconosciute. La loro è solo sfiducia in Dio, perchè se esiste un Dio buono, ha dato delle regole (religione) che vanno di pari passo con il Suo creato. La vera scienza è la scoperta di questo creato. La religione e la vera scienza non possono contraddirsi altrimenti Dio non sarebbe buono.

Ok Alida, lancia il tuoi due messaggi, uno al mondo cattolico e l'altro al mondo lgbt. Infine fammi un paio di nomi, di persone cattoliche, che vorresti si esprimessero su questi argomenti. Proverò a chiedergli se hanno voglia di farsi una chiacchierata con me. 

Il messaggio al mondo cattolico è che l'omofobia esiste veramente, non però quella che propagandano le associazioni LGBT, ma più sottile. E' il ritenersi superiori, più perfetti e a posto. Questo automaticamente porta a vedere l'altro in difetto, sbagliato e a volte anche dannato, dimenticando che la misericordia di Dio ha sempre l'ultima parola su tutto e su tutti. Mentre al mondo LGBT vorrei dire di non avere paura della verità, qualsiasi essa sia, perchè la verità porta con sè solo il bene, anche se a volte non permette quello che vorremmo. E' un po' come una mamma che frena il suo bambino davanti al pericolo. La verità è benevola, la menzogna è causa di sofferenza, divisione e morte.

Nomination?

Come persona da proporre, mi piacerebbe che parlassi con Jacopo della Manif Pour Tous e gli chiedessi perchè ha paura di pubblicizzare e dare voce agli "ex-gay" e alle persone che cambiano l'orientamento, e al contrario non ha paura di pubblicizzare le persone con emozioni omosessuali che vivono una vita da omosessuali, senza chiedere diritti e senza "rompere" . Se ha paura ad entrare nel cuore della questione "omosessualità" per restare ancora e sempre "politicamente corretto" e in superficie, questa volta non si arriva da nessuna parte.

Proverò a chiederglielo. Grazie Alida, alla prossima chiacchierata.